Luna Del Pinal è il brand femminile ed etico che fa dialogare perfettamente tradizione artigiana e sperimentazione d’avanguardia.

Quando ho scoperto il brand Luna Del Pinal ho subito avuto conferma di una mia riflessione: la definizione di lusso è cambiata enormemente negli ultimi anni. O almeno, quello che io definisco lusso rispecchia in tutto e per tutto quella che è la filosofia del brand: capi interamente prodotti a mano, spesso imperfetti ma unici nel loro genere e promotori di scelte sostenibili.

Il giovane brand femminile è stato fondato dalla spagnola Gabriela Luna e la guatemalteca Corina Del Pinal, dalle quali prende il nome. L’headquarter dove prende vita si trova ad East London, ma è proprio dalle sue origini che nasce l’ispirazione per l’estetica e l’etica del brand. Una raffinata miscela di colori, stoffe e tessuti, trame, fantasie e intrecci spesso sovraesposti, in queste silhouette che incarnano a pieno l’estetica nativa del Guatemala, rivisitata in chiave contemporanea. 

luna del pinal

L’idea che ha ispirato le due designer arriva durante un loro viaggio in terra natia, dove, affascinate dalla cura e la maestria degli artigiani locali, decidono di voler farsene carico e tramandarne il più possibile, non solo a livello estetico ma anche sociale. Se a Londra si disegnano le prime bozze della collezione, in Guatemala Luna Del Pinal lavora anche con artigiani locali e diverse associazioni, che rappresentano le zone più rurali, specializzati in diverse tecniche di tessitura che ormai stanno scomparendo a favore di una moda troppo fast. Una volta ottenuti i campionari ed il tessuto, si passa alla produzione da parte dei sarti, ed è qui che vien facile comprendere come non esistano sprechi in un sistema del genere: tutti i capi sono categoricamente prodotti a mano e su richiesta, il che allunga ovviamente i tempi di confezionamento e di attesa. 

I viaggi in Guatemala sono stati anche occasione di apprendere personalmente il “Backstrap Weaving”, la particolare tecnica di tessitura originaria delle Ande, che si è poi tramutata in una “sfida” alla tradizione grazie alla sperimentazione e la manipolazione, pur sempre con enorme rispetto. Il risultato? Collezioni contemporanee e sofisticate, in costante sviluppo, che sono un perfetto connubio tra il lusso dell’artigianato locale e l’estetica più avanguardista, bella e ricca.

Un’etica che si espande in un progetto ben più grande di Luna Del Pinal, che è il brand alla guida di un collettivo di 8 realtà con la stessa filosofia sustainable: Arte Sano è il nome – meravigliosamente adatto – del progetto nel quale si uniscono per raccogliere fondi per gli artigiani (che sono circa un milione) finanziariamente colpiti dalla pandemia. Il 78% di loro vive in povertà con un reddito inferiore a 2$ giornalieri ma l’intero settore artigianale è al secondo posto dopo l’agricoltura in quanto a sviluppo e occupazione, generando un valore di oltre 32 miliardi di dollari ogni anno.

È triste e deludente doversi ancora confrontare con questi dati, proprio in virtù del fatto che lo slow fashion attuale – che riconfermo essere il “nuovo” lusso di cui tutti necessitiamo – ci offre ormai creativi e professionisti che sono 10 anni avanti rispetto i brand più rinomati. Una moda più etica, più attenta a tutte le fasce di produzione e di lavoratori, ma soprattutto più cool.

La speciale attenzione che Luna Del Pinal pone nel rispettare e proteggere il passato e le tradizioni per condurci ad un futuro migliore senza sprechi la si può leggere nero su bianco sul loro sito ufficiale, con i riferimenti alla pagina GoFundMe e i dettagli del progetto di raccolta fondi in scadenza il 27 marzo 2021.