Difficile definire in poche parole il progetto RKF Honorfarm.
Un luogo unico, nato dalla passione per l’arte sacra per trasformarsi in un’esperienza che coinvolge e connette sfere creative differenti quali la street art e la musica. 

RKF, un progetto in cui i founder, Ilario e Vanessa, trasmettono tutta la loro dedizione nei confronti di un’arte che diventa un potente mezzo di espressione creativa e di inclusione.
Honorfarm, battezzato dalla community ‘Il Santuario‘, nato nel 2020 da un’ ex fabbrica, è l’attuale laboratorio artistico e hub di RKF, dove insieme la coppia di artisti realizza le sue creazioni, nate da una profonda ricerca e riscoperta di simboli, icone religiose e arte sacra contemporanea.
L’ espressione artistica dei due creativi si contraddistingue proprio per il richiamo all’iconografia sacra, riportata in un contesto contemporaneo e tradotta in qualcosa di nuovo, riconoscibile e originale. 

Una delle loro sculture è l’iconica Madonna, simbolo della Creazione. Si tratta di una statua realizzata interamente a mano seguendo un lungo “rituale” a partire dalla polvere di gesso, fino alla personalizzazione data da colorazioni olografiche, colate di vernice – la ‘groggata’ – e l’aggiunta di particolari textures e decorazioni ricercate quali gioielli e corone di spilli.

Nel processo artistico di Ilario e Vanessa è sempre presente un grande rispetto nel lavorare e valorizzare in maniera creativa questa particolare icona, al fine di arricchirla senza mai profanare la sua sacralità intrinseca. L’obiettivo finale è realizzare un’opera d’arte, dove ogni imperfezione diventa un valore aggiunto rendendo ogni dettaglio prezioso.
Le sculture realizzate diventano così dei pezzi unici e da collezione, dove ogni dettaglio non è lasciato al caso ma deriva da un’attenta ricerca di forme, dettagli ed elementi decorativi. 

Alla base di RKF Honorfarm c’è anche l’idea di vivere il Santuario come un hub inclusivo con uno sguardo ampio verso ogni tipo di espressione artistica. Per Ilario e Vanessa è importante la creazione di una community di persone unita dagli stessi valori che trasmettono nel progetto, dando così vita a nuovi progetti e collaborazioni.
Mixando visioni, punti di vista e identità, ogni scambio diventa un momento di evoluzione e crescita

Quando nasce il progetto e l’idea di creare un luogo di scambio e condivisione in cui far convergere la vostra passione per l’arte?

I: E’ stata la prima cosa che non è nata come un progetto. Come tutte le belle cose che poi prendono una forma diversa. E’ nato dalla passione per l’arte sacra in primis, dal progetto della Madonna e dal darle forma partendo dalla polvere di gesso.

V: E non solo quello.. Noi collezioniamo arte sacra, ricerchiamo tutti i nostri pezzi per riportarli nelle nostre case. Al mio compleanno, Ilario mi ha fatto regalare dai miei genitori la statua di un leone, simbolo di protezione per le case. Allora abbiamo detto, se in tutte le case devono esserci i leoni, perché non crearli noi stessi? L’idea iniziale era di farli partendo dal gesso, e anche quella di customizzarli, renderli nostri.
Allora si è messo a cercare degli stampi e ad un certo punto mi dice di aver trovato uno stampo raffigurante una Madonna. Così, ci è “apparsa” la Madonna in un certo senso, e l’abbiamo collegata alla nostra passione per l’arte sacra.

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Credits to RKF Honorfarm

I: In questo caso, d’accordo con Vanessa, l’idea non era di profanarla, ma farne una 2.0. Così abbiamo comprato i primi due stampi della Madonna. All’inizio, la nostra intenzione non era quella di venderle, ma di posizionarle per strada nei luoghi storici di Milano. Così abbiamo iniziato a produrre in casa, fino ad arrivare a circa 50 madonne bellissime. Molto spesso le persone che venivano qui a trovarci chiedevano di queste opere e, dopo aver spiegato loro del progetto, dicevano tutti che le avrebbero volute comprare. 

V: Quindi da lì abbiamo iniziato un primo focus per capire a quale prezzo era giusto venderle, essendo opere d’arte, statue. In tanti ci chiesero se potevano avere l’onore di comprarne una.

I: Così, dopo qualche riflessione, abbiamo scritto ad East Market pensando fosse il target adatto per possibili clienti. Ci hanno risposto subito e così, dopo il primo East Market, ne abbiamo vendute solo la mattina circa 10.

V: La domenica mattina chi è che va per comprare un vestito e torna a casa con una Madonna? E invece..

I: Da quel momento abbiamo fatto registrare il marchio e così è diventato il progetto RKF. Abbiamo poi trovato la location attuale, il Santuario, che inizialmente era un posto distrutto, ma l’abbiamo preso e trasformato. 

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Credits to RKF Honorfarm

V: E lì abbiamo iniziato a fare esattamente quello che facevamo in casa, che prima era anche il nostro laboratorio, dove dipingevamo, facevamo gli stampi. All’East Market quindi abbiamo portato le nostre opere e in tanti hanno capito fin da subito il nostro progetto, riconoscendo nella Madonna, un’opera che non intendeva offendere l’icona ma darle di nuovo vita nella forma artistica.

Oltre a questo, ci siamo trovati bene a lavorare nella location, quasi passavamo più tempo lì che a casa. Un luogo in cui potevamo lavorare alle nostre opere ed è diventato anche un ritrovo per i nostri amici, in cui poter vivere l’esperienza del brand, e quindi di RKF.

Il Santuario è “casa”, un laboratorio e un hub inclusivo in cui condividere gli stessi interessi e dare vita a nuovi progetti e collaborazioni. Quanto è importante la condivisione in questo contesto?

V: E’ fondamentale perché è un dare e ricevere. Sicuramente la Madonna è il comune denominatore che unisce a primo impatto.

I: Esatto, poi da lì ci si conosce, si scambiano opinioni, ci si lega..

V: E nascono nuove idee, per cui è proprio un luogo in cui ci si può confrontare e crescere insieme su delle passioni sia private ma anche professionali.

I: Certo, perchè la Madonna è un punto di partenza ma per evolvere vogliamo che ci sia un’idea di co-creazione del futuro. In base ai feedback della gente che viene qua noi capiremo quale sarà il next level della Madonna. Il bello è questo, farlo insieme e quindi trovare persone con cui ci si trova bene.

V: In tanti spesso ci contattano per proporci cose e tutte le volte rispondiamo di venire a trovarci qui, al Santuario. Vogliamo conoscerli dal vivo prima di dire sì a qualsiasi iniziativa, per capire se respiriamo le stesse vibes. E’ per noi un passaggio fondamentale quello del Santuario (ride).

Un tratto distintivo della Madonna è la colata di vernice che scivola dalle mani della statua. Come interpretate e re-interpretate la creazione di queste opere associate ad un’icona così sacra? 

V: In primis, creare le Madonne è una mia forma di preghiera. Lo dico sempre, noi ci consideriamo spirituali. E’ proprio un modo, se vuoi maieutico, di tirare fuori il nostro essere in tutte le sue sfumature. 
Ci siamo confrontati più volte con chi ci ha chiesto della ‘groggata’, firmare le opere in questo modo ci ha sempre portato a un confronto nato da interpretazioni diverse da parte di chi la vede.

I: Chiaramente. In primis, la ‘groggata’ è la nostra firma personale quindi un tratto distintivo che vogliamo dare. E’ un colore che vuole rappresentare riconoscibilità, ma soprattutto la associamo alle mani sporche; nel senso che ogni giorno ognuno di noi si “sporca le mani”, si affrontano situazioni diverse, si fatica, quindi esprime anche la sofferenza che ognuno di noi prova nell’andare avanti. Ed è poi associato alla ‘Mamma di tutti’, in quanto anche se non credi c’è un aspetto di austerità davanti alla Madonna

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Credits to RKF Honorfarm

V: Ed è inoltre un’icona bellissima e potente per questo vogliamo rispettarla.

I: Non vogliamo infatti renderla profana, né tantomeno pop con degli adorni o decorazioni..

V: Non la vogliamo mai offendere, anzi lo facciamo per arricchirla, per essere poi di tutti e cercare di raggiungere tutti. Ci piace l’idea che nelle case ognuno trovi la propria “Madonna”, come una volta quando era presente nelle case nonne.

I: Però una Madonna tutta diversa, in cui oggi puoi dare una tua personalizzazione e renderla differente.

V: La incontri con il tuo stile e così la riconosci vicina a te.

Con RKF avete avuto modo di coinvolgere diverse personalità creative e lavorare insieme alla creazione di opere d’arte uniche. Come si innesca questo incontro e quali sono state le diverse collaborazioni?

I: Questo nasce tutto dal Santuario, un centro di aggregazione in cui trovare persone con i nostri stessi valori quindi la musica, l’arte, lo sport, i tatuaggi, la street art e tanto altro. Iniziamo a conoscere le persone, a condividere, e con alcune alla fine nasce una piccola storia d’amore. Siamo molto aperti con gli altri, RKF è inclusivo e crediamo in questo valore, vogliamo quindi condividerlo con chi supporta i nostri stessi valori e rispetto nei confronti di un’icona quale la Madonna

V: Ci è capitato di ricevere delle richieste che abbiamo tranquillamente rifiutato, in cui non veniva apprezzato il valore dell’opera ma soltanto il suo valore commerciale come prodotto. In altri casi, come con Gep Caserta, abbiamo lasciato una nostra Madonna da poter personalizzare liberamente. L’ha tenuta 8 mesi a casa, ancora intonsa, in gesso. Finché un giorno si è sbloccato e si è sentito di lavorarci sopra. Con lui ci sono state poi delle collaborazioni, tra cui una Madonna lavorata con una tecnica particolare data dall’unione di due colorazioni differenti.

Altre collaborazioni le abbiamo avute con Dario Denver, un artista che ha la nostra stessa passione e così anche a lui abbiamo lasciato un Madonna a cui lavorare. Ci siamo poi resi conto di poter lavorare insieme a lui alla realizzazione di particolari opere, realizzate a partire da delle tavole da skate e il jesus.

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Credits to RKF Honorfarm

Mentre con Viper Haze, allo stesso modo, collaboriamo lasciando all’artista di potersi esprimere nel modo in cui più si sente rappresentato. Ogni artista con cui lavoriamo viene rispettato e si trova il modo migliore per entrare in contatto e creare insieme. Con lui stiamo attualmente collaborando e abbiamo intenzione di portare avanti alcuni progetti, per conferire valore all’arte in contesti diversi.

Nel futuro di RKF vorremmo evolvere e diventare anche altro. Ci piacerebbe essere riconosciuti per la Madonna e partire da lì per tirare fuori gli aspetti della creatività anche in altre attività, come negli eventi.
Allo stesso tempo vorremmo continuare a servire e prenderci cura di coloro che amano le nostre icone e le loro storie, rendendoli parte della creazione del nostro futuro. Usare RKF per stimolare e spingere all’azione attraverso esperienze immersive chiunque stia cercando di creare un cambiamento ma non sa come iniziare.