Un giorno questo mondo sembrava un posto sicuro e tranquillo, ma in realtà non lo era. Qualcuno ha fatto scattare un allarme o qualcosa del genere. 
Questa è un’uscita d’emergenza.
Fire Escape è una selezione musicale delle ultime uscite di Aprile by Acre
Abbiamo fatto scattare l’allarme, ora puoi uscire di qui.
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Caterina Barbieri – Fantas Variations (Editions Mego) 

Otto variazioni della meravigliosa Fantas, prima traccia dell’album Ecstatic Computation della talentuosa Caterina Barbieri, che tanti riconoscimenti (meritatissimi) ricevette nell’anno della sua uscita (2019). Fantas, in quell’album, era una traccia portante, in cui in dieci minuti la sensibilità umana veniva fatta emergere all’interno di una produzione musicale tecnicamente complessa. Queste variazioni non tradiscono le aspettative: dalla mistica interpretazione interamente vocale di Lyra Pramuk, Annie Garlid e Stine Janvin, passando per la versione a chitarra elettrica di Walter Zanetti, fino alla versione Morbida di Kara-Lis Coverdale, il percorso viene ricostruito tramite diversi approcci compositivi che scavalcano il confine fra l’elettronico e l’acustico. Otto eccellenti interpretazioni del tema principale, in cui, nonostante siano tutte prodotte da artisti diversi, non viene perso il carattere originale del pezzo.

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Facta – Blush (Wisdom Teeth) 

Il ritorno di Facta sulla sua label Wisdom Teeth è una piccola gemma d’ascolto. Dopo che durante il 2020 ci ha deliziato con “un ode al dancefloor” in un momento in cui ne abbiamo avuto decisamente bisogno (come ora del resto), si torna qui su ritmi ugualmente soft come suo solito, ma con un valore aggiunto di ricerca e sperimentazione davvero formidabile. Blush è un album che riesce a miscelare sapientemente la tradizione elettronica made in UK con un rigoglioso spettro di influenze baleariche, ambient e dreampop. Un viaggio rasserenante per il cuore e per la mente tra arpe e pad acquatici, che conferma il percorso della label a cavallo tra musica ballabile e d’ascolto. Album quindi dalle tante sfumature, che riesce a non stancare e a suonare differente anche dopo ripetuti play, facendo emergere di volta in volta dettagli che potrebbero sfuggire ad un ascolto superficiale. Valido candidato accompagnatore delle giornate calde che stanno per bussare alle nostre porte. Molto consigliato

Listen: Apple Music / Spotify / Bandcamp

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Andy Stott – Never The Right Time 

Giunto al suo ottavo album, Andy Stott ritorna in questo 2021 con Never The Right Time, un album il cui annuncio tanto ci ha reso contenti il mese scorso. Interamente accompagnato dalla voce passionale di Alison Skidmor (sua insegnante di pianoforte e cantante lirica) che rappresenta sicuramente la controparte “umana” nella musica fredda del produttore. È proprio il contrasto fra questi due lati a rendere il sound di Stott così intrigante: il risultato, in questo come nei precedenti album, è qualcosa di seducente, che invita l’ascoltatore ad immergersi e allo stesso tempo lo tiene a distanza. Ritorniamo dalle parti di Luxury Problems e Faith in Strangers, ma la formula questa volta non funziona altrettanto brillantemente. La sensazione qui è che Andy Stott stia calpestando sentieri già percorsi, tuttavia il piacere di perdersi dentro queste strade rimane, strade che non possono che essere rigorosamente in bianco e nero.

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Croatian Amor & Varg2TM – Body of Content 

Mentre con questa uscita viene segnato il numero 253 nel catalogo della super-prolifica label Posh Isolation, la collaborazione tra il co-fondatore Croatian Amor e Varg2TM arriva qui al quarto capitolo. Un album, questo, che riconferma ancora una volta la maturità artistica sia della label che degli artisti coinvolti, e che prosegue (o forse conclude?) il percorso iniziato nel 2018 dai due con l’EP Body of Water, proseguito con Body of Carbon (2019) e Body of Lila (2020). Un album che conta differenti collaborazioni con artisti già noti ai più appassionati fans della label (CTM, Vallmo e Nikki H2OP solo per citarne alcuni), la cui gestazione è avvenuta interamente tramite e-mail durante un anno di confinamenti. A livello musicale, le diverse anime che caratterizzano l’etichetta vengono qui fatte ricongiungere, riuscendo a creare un paesaggio sonoro coerente restando volutamente de-costruito tra vari generi.

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SSIEGE – Meteora 

SSIEGE, produttore italiano che con il suo album del 2019 Fading Summer ci aveva fatto fluttuare all’interno di una nuvola ambient-pop, ritorna qui con dei paesaggi sonori leggermente diversi. Un misto tra electro, techno, leftfield e IDM incredibilmente accogliente. Rimane l’ascolto epico e sognante portato da dei ritmi lenti ma dinamici, accompagnato da un calore che viene emanato, oltre che dalla musica, dal titolo e dell’affascinante cover

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Patrick Belaga – Blutt (PAN 117)

Patrick Belaga, violoncellista e compositore di casa a Los Angeles, fa il debutto sulla berlinese PAN con questo suo album dai toni onirici che conferma il crescente interesse dell’etichetta per sonorità folk e acustiche (ricordiamo l’ultimo album di Eartheater). Esattamente tra l’elettronico e l’acustico, infatti, si collocano questi suoni, complessi e di non facile ascolto. Ispirato da un viaggio a Gallipoli in cui il compositore sentii in lontananza un mix di musica classica e jazz provenienti da una fonte sconosciuta, il percorso tracciato dall’album è caratterizzato da una narrazione allucinatoria, che cerca di ricreare l’immaginario delle antiche civiltà bizantine che popolavano Gallipoli. Il titolo rimanda ad una vecchia parola tedesca che significa “nudo”, ma che crea un gioco di parole quando viene pronunciata (blood). L’obiettivo è quello di far suonare la parola che compone il titolo del disco come se fosse “un’arteria perforata”. Ascolto consigliato in stati alterati di coscienza. 

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Burial + Blackdown – Shock Power of Love EP 

L’ultima sorpresa di questo mese ci arriva da Hyperdub, con un EP a doppio nome di Burial e Blackdown, Shock Power of Love. Quattro tracce di due icone del continuum britannico bass/dubstep targato anni ‘00, di cui una è un remix del misterioso producer Heatmap (la traccia più houseggiante dell’intero EP). La prima traccia di Blackdown,invece, è una bass-bomb in tradizione UK, che lascia spazio alla seconda traccia composta da Burial molto più morbida. Burial qui riconferma la sua affezione per tracce lunghe composte da due parti, come nella sua ultima Chemz rilasciata a Gennaio. Vengono ripresentati gli echi nostalgici che sono ormai il suo vero e proprio marchio di fabbrica, voci pitchate e breakbeat continui. L’EP si chiude con Space Cadet, la ciliegina sulla torta sempre da parte di Burial, che rappresenta probabilmente il pezzo più riuscito dei quattro. 

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Tirzah – Send Me (Domino Recording)

“Send Me” è il nuovo singolo della cantante e cantautrice di Londra Tirzah, che ritorna a distanza di tre anni dal suo ultimo album Devotion. Il singolo, scritto e registrato insieme ai collaboratori di lunga data Mica Levi e Coby Sey, ha una produzione più minimale rispetto all’ultimo album, ma mantiene il tono emozionale a cui ci aveva fatto abituare nelle uscite precedenti. 

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